Vieni a provare il SUP e magari scoprirai una nuova attitudine

Capita talvolta che emerga una nuova esperienza per scoprire il litorale così semplice e immediata da farci chiedere perché mai non sia riuscita a imporsi prima. Il SUP rientra in questa categoria di attività: è sufficiente avere una tavola, una pagaia, un po’ di buonsenso e via.

Se parliamo poi di acquisire nuove abilità, il SUP è una delle più semplici in grado di premiarti con un’avventura esaltante alla scoperta delle acque interne e costiere.

“Il bello”, spiega George Shillito della Red Paddle Company, con sede a Totnes, nel South Devon, “è che il SUP può offrirti praticamente tutto: da un breve giretto di circa mezz’ora tra le insenature costiere a un’esperienza di due giorni in un campeggio lungo la costa da dove scovare spiagge e calette, difficili o impossibili da raggiungere via terra.”

Dalla sua base nel South Devon, George adora seguire le acque del fiume Dart, facendo tappa per un picnic tra i vigneti della tenuta Sharpham situata lungo il tragitto per poi percorrere tutti i 14 km che portano a valle fino a Dartmouth. 

“L’intera costa meridionale è perfetta per il SUP”, continua. “Passeggiando nei pressi di Gara Rock (nel South Hams, tra Plymouth e Torbay), io e mia moglie abbiamo potuto ammirare la costa sotto i promontori di Bolt Head e Bolt Tail. Impossibile non pensare a quanto doveva essere bello pagaiare sull’acqua guadagnando una prospettiva privilegiata sulla costa.

 La vera magia del SUP sta nel fatto che significa così tanto per molte persone anche se per motivi diversi; si può infatti praticare in famiglia, con gli amici o in solitaria. Si tratta di un’esperienza molto personale: immersi nel silenzio, si ha la possibilità di osservare da lontano il trambusto sulla spiaggia o lungo la costa.”

Sebbene il SUP possa sembrare un’esperienza fuori dal tempo, scopriamo a sorpresa che si tratta di una pratica molto più longeva di quanto potessimo pensare. 

“Esiste già da centinaia di anni. I pescatori hawaiani hanno sempre pagaiato”, spiega George. “Usavano questa tecnica per spostarsi da un’isola all’altra e per guadagnare un punto di vista più elevato quando erano alla ricerca di pesce o dovevano tenere a bada le onde.”

Negli ultimi anni il SUP si è trasformato in un passatempo accessibile a tutti. Sui SUP gonfiabili è ancora più facile restare in piedi grazie alla maggiore stabilità. Tuttavia, secondo quanto sostiene George, l’attrezzatura fondamentale che non deve mai mancare è il cervello. 

La maggior parte delle coste a sud dell’Inghilterra è adatta per il SUP, poiché le correnti in genere non sono mai troppo forti (ad eccezione di alcune correnti di marea al di fuori di Poole Harbour): è sempre opportuno verificare le condizioni con un negozio per sport acquatici o bagnini del posto.

George sostiene che questo è il motivo per cui è consigliabile prendere almeno una lezione prima di iniziare a pagaiare in solitaria.

“Ci sono alcune piccole difficoltà tecniche”, spiega, “ma basterà seguire i consigli di un istruttore su come osservare il vento e le onde. Il corpo funge effettivamente da vela tanto da imbarcare vento per poi spingerti nella direzione sbagliata con una certa facilità. La gente tende a controllare se il tempo è bello o meno; può per questo trascurare la velocità del vento, che è invece la cosa più importante.”

Articolo di Mark Rowe